Linee dritte e rigonfiamenti introversi segnano il corpo di un appartamento rinnovato da Sara Ceccoli Architetto
Il cambio d'abito per uno spazio mai vissuto prima è un azzardo rischioso. Trasformare le geometrie di un appoggio di fortuna in un appartamento è, di fatti, un'operazione di restyling meticolosa e difficile. A riuscire nell'impresa di posare il cappello domestico sulla testa di un luogo-non-luogo, utilizzato anche come magazzino, arriva in ordine sparso il disegno di Sara Ceccoli Architetto. La progettista, laureatasi alla Sapienza con una tesi sulla “Riqualificazione del Velodromo Olimpico dell’Eur di Roma", ha rivitalizzato un immobile di appena 50 metri quadrati nel cuore della capitale, in un taglia e cuci preciso e ponderato, giocato sull'orlo di un grande terrazzo.
Situato all’ultimo piano di un palazzo del 1968, l'attico romano è stato confezionato sulle misure del modello abitativo preesistente, ricalcando però sul layout originale una nuova disposizione delle stanze. Ridistribuiti i pesi dell'abitazione - in particolare, scindendo l'area più conviviale dalla zona notte -, la ristrutturazione si è quindi fondata sull'abbattimento di alcuni muri. Ad essere messa in risalto, una serie di pareti curve e rette attraverso cui scandire la promenade domestica. Se tra i confini più netti si incastrano l'area living e la cucina, è entro i rigonfiamenti più morbidi che trovano (ri)poso la camera da letto e il bagno.
Tuttavia, come si legge in una nota descrittiva del progetto di Casa 47, " il tema principale è la condivisione e che ogni singolo elemento e dettaglio sia concepito come parte di un sistema più grande. Le cose si presentano per quello che sono senza mistificazioni". A stringere vicini forme e volumi, quindi, un ordito continuo che lega della casa ambiente in & outdoor, prendendo la rincorsa dal retro dell'appartamento per arrivare sul filo del balcone. "Si è cercato di eliminare ogni vincolo in maniera tale da rendere la parte interna e la parte esterna una cosa sola", spiegano da Sara Ceccoli Architetto. Il risultato è un unicum che, con le forniture di Cantiere Galli Design e la falegnameria di Antonacci Falegnamerie, corre da un parte all'altra senza interruzioni. Prendendo per mano la luce e abbracciando Roma d'intorno.